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Sicurezza energetica: il ruolo chiave delle rinnovabili nell’economia italiana

piano rinnovabili 2030

Sicurezza energetica: il ruolo chiave delle rinnovabili nell’economia italiana

Roma, 16 novembre 2023 – L’Assemblea Pubblica 2023 di Elettricità Futura ha messo in luce l’importanza fondamentale delle fonti energetiche rinnovabili nell’assicurare l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale.

Il confronto ha coinvolto non solo rappresentanti governativi, ma anche figure di spicco nel settore delle energie pulite e dei tecnici del fotovoltaico.

Il dibattito si è focalizzato sul passaggio cruciale da compiere per portare le rinnovabili all’84% del mix elettrico nazionale, un obiettivo che promette di apportare significativi benefici all’economia italiana. Tuttavia, per raggiungere questa meta, sono necessari sforzi collettivi e interventi strategici che coinvolgano sia le istituzioni che gli operatori del settore.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di armonizzare la tutela del patrimonio artistico con la transizione energetica. Ha citato il progetto di efficienza energetica e valorizzazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte come esempio tangibile di questa sinergia.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha enfatizzato l’urgenza di una collaborazione interministeriale e l’adeguamento agli obiettivi del Piano Energia Clima. Il suo intervento ha evidenziato come la sfida della transizione energetica sia un imperativo per l’intero Paese, non limitato a singoli settori o entità.

Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, ha presentato il Piano elettrico 2030 che mira a portare l’attuale 43% di elettricità da fonti rinnovabili all’84%. Questo obiettivo, se raggiunto, promette di generare benefici economici significativi e creare oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro entro il 2030.

Tuttavia, Re Rebaudengo ha anche sottolineato la necessità di superare alcuni fraintendimenti sulle rinnovabili, dimostrando che queste fonti non compromettono l’agricoltura né danneggiano i suoli. Ha evidenziato che raggiungere il target del Piano elettrico 2030 richiede solo lo 0,2% del territorio, senza implicare l’impermeabilizzazione del suolo.

La discussione ha coinvolto anche gli attori locali, con esempi concreti di Comuni che stanno integrando lo sviluppo delle rinnovabili con la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale. Marsala e Carlentini in Sicilia sono esempi virtuosi, che puntano sull’economia verde sfruttando impianti rinnovabili in armonia con l’ambiente e la storia locale.

Inoltre, l’assemblea ha messo in luce le sfide e le opportunità legate alle varie fonti rinnovabili, dall’idroelettrico alle bioenergie, dall’eolico al fotovoltaico. Gli interventi hanno evidenziato la necessità di superare ostacoli burocratici e di sensibilizzare sulle reali potenzialità delle rinnovabili, spesso misconosciute o sottostimate.

Infine, il focus si è spostato sulla necessità di accelerare l’adozione della mobilità elettrica e sull’importanza degli investimenti nelle infrastrutture di ricarica, affrontando criticità che rallentano lo sviluppo di settori chiave come l’eolico.

In conclusione, l’Assemblea ha ribadito la cruciale importanza di agire con urgenza e coesione per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica, mettendo in risalto il ruolo fondamentale dei tecnici del fotovoltaico e degli operatori del settore nel contribuire alla sicurezza energetica del Paese.

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