Orangees: l’innovazione italiana per batterie sostenibili da scarti organici
Un consorzio italiano si fa carico del futuro delle batterie, sfruttando scarti agroalimentari per l’accumulo di energia
L’Italia si fa protagonista nel settore delle energie rinnovabili con il lancio di Orangees, un ambizioso progetto da 4 milioni di euro che promette di rivoluzionare il mercato delle batterie. Al centro dell’attenzione ci sono nuovi materiali per accumulatori di energia, più sostenibili e derivati da risorse rinnovabili, che potrebbero interessare da vicino anche i tecnici del settore fotovoltaico.
Il consorzio, composto da istituzioni di ricerca di prestigio come Enea, CNR, l’Istituto Italiano di Tecnologia e altri, si impegna a sviluppare materiali ibridi e organici partendo da sottoprodotti dell’industria agroalimentare. Materiali come caseina, siero del latte, cheratina, fico d’India e cellulosa, normalmente considerati scarti, diventeranno la base per la creazione di membrane ed elettrodi ecologici.
Questa iniziativa è più che un semplice esperimento di riciclo: rappresenta un cambio di paradigma nella produzione di batterie. L’obiettivo è ridurre drasticamente la dipendenza da materiali inorganici critici, come litio e cobalto, non solo per una questione ambientale, ma anche per mitigare i rischi legati all’approvvigionamento e ai costi volatili delle materie prime.
Per i tecnici del fotovoltaico, Orangees apre scenari promettenti. Le batterie sono un componente chiave dei sistemi solari, specialmente per quanto riguarda l’accumulo di energia prodotta durante le ore di picco per il suo utilizzo durante i periodi di bassa produzione o di notte. Con l’introduzione di batterie più sostenibili e potenzialmente meno costose, la progettazione e l’installazione di sistemi fotovoltaici potrebbero beneficiare di una maggiore flessibilità e di una riduzione dei costi operativi.
Inoltre, l’approccio ecologico di Orangees si allinea perfettamente con i principi dell’energia rinnovabile, rafforzando l’immagine e la reputazione del settore fotovoltaico come baluardo della sostenibilità. Il fotovoltaico non è più solo una fonte di energia pulita ma diventa parte di un ecosistema di produzione e consumo responsabile, dove ogni elemento, dalla produzione all’accumulo, è improntato al rispetto dell’ambiente.
In un mondo che si muove sempre più veloce verso l’indipendenza dai combustibili fossili, progetti come Orangees non solo contribuiscono a rendere l’energia pulita più accessibile e gestibile ma definiscono anche un nuovo standard di responsabilità ambientale per l’industria energetica. Per i professionisti del settore, è giunto il momento di stare al passo con queste innovazioni, integrandole nelle soluzioni offerte ai clienti, e guidando così la transizione verso un futuro energetico più sostenibile.
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