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Fotovoltaico come fonte di energia strategica per la difesa?

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Fotovoltaico come fonte di energia strategica per la difesa?

Proa, un’azienda specializzata nella previsione energetica, introduce la propria tecnologia in impianti solari presso due siti di difesa nazionali nel nord dell’Australia, portando benefici tangibili nella pianificazione degli impegni energetici solari e introducento un nuovo aspetto tattico e strategico per il fotovoltaico.

Nel panorama dell’energia solare, l’Australia si sta distinguendo per l’adozione di tecnologie all’avanguardia volte a ottimizzare la gestione delle risorse energetiche rinnovabili. L’azienda Proa, specializzata nella previsione energetica, sta attuando un’implementazione tecnologica presso due impianti solari situati in importanti siti di difesa nazionale nel nord dell’Australia. Questo passo avanti non solo contribuisce a migliorare l’efficienza energetica, ma riveste anche un’importanza tattica e strategica nell’ottica di una “generazione di energia distribuita”.

Proa ha installato la propria tecnologia presso le centrali solari da 3,2 MW presso la Base RAAF Darwin e da 11 MW presso il Robertson Barracks, entrambi situati nel Territorio del Nord dell’Australia. Questa implementazione è stata necessaria per garantire il rispetto degli standard di performance dei generatori (GPS) imposti dal governo territoriale, che richiedono alle centrali solari del Territorio del Nord di operare in modo programmato per sostenere gli impegni di esportazione energetica durante ciascun intervallo di dispacciamento.

Secondo Victor Depoorter, direttore generale di Proa, l’azienda offre una soluzione alle centrali solari che sono rimaste inutilizzate a causa delle rigide normative governative. La tecnologia sviluppata da Proa consente alle centrali solari di agire come generatori di gas, carbone o idroelettrici programmabili, garantendo la precisione degli impegni di esportazione energetica nonostante l’incertezza e la variabilità della generazione solare causata da fenomeni come nuvole, maltempo o interruzioni programmate.

Il sistema include anche dispositivi di ridondanza elevata e meccanismi di failover per garantire la massima disponibilità del “cervello” di una centrale elettrica, raggiungendo un’affidabilità del 99,99%.

Conclusioni: L’introduzione della tecnologia di gestione energetica avanzata nei siti di difesa australiani segna un importante passo avanti nella strategia di “generazione di energia distribuita”. Questa implementazione non solo migliora l’efficienza e la stabilità delle risorse energetiche rinnovabili, ma riveste anche un’importanza strategica nell’ottica di garantire un approvvigionamento energetico affidabile e resiliente, specialmente in contesti sensibili come quelli della difesa nazionale.

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