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Transizione 5.0: incentivi per impianti fotovoltaici con moduli UE e autoconsumo

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Transizione 5.0: incentivi per impianti fotovoltaici con moduli UE e autoconsumo

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la bozza del decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, un documento chiave per il settore fotovoltaico e per tutte le imprese italiane che puntano alla transizione energetica e digitale.

Beneficiari degli incentivi

Il decreto specifica che tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale, possono accedere agli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0. Questo amplia notevolmente il bacino dei beneficiari, offrendo opportunità significative anche alle piccole e medie imprese.

Focus su fotovoltaico e sistemi di accumulo

Uno dei punti salienti del decreto riguarda le installazioni di moduli fotovoltaici e sistemi di accumulo. In linea con gli obiettivi di autoconsumo, gli impianti devono essere installati sulle particelle catastali della struttura produttiva e dimensionati in modo da non eccedere il 5% del fabbisogno energetico della stessa.

Per quanto riguarda i costi, il decreto stabilisce che le spese ammissibili per il fotovoltaico variano da 780 a 1.170 euro al kW a seconda della taglia dell’impianto. Le spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo sono agevolabili fino a un massimo di 900 euro al kWh. Un aspetto cruciale è che solo gli investimenti in impianti con moduli fotovoltaici prodotti nell’Unione Europea sono agevolabili, incentivando così l’uso di tecnologia europea.

Credito d’imposta e tempistiche

Il credito d’imposta previsto dal decreto è significativo: le spese per i moduli fotovoltaici e i sistemi di accumulo concorrono alla base di calcolo per un importo pari rispettivamente al 120% e 140% del loro costo. Tuttavia, solo i progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 potranno beneficiare di questi incentivi. Inoltre, i progetti devono garantire una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%, o una riduzione dei consumi dei processi specifici coinvolti non inferiore al 5%.

Risorse e modalità di fruizione

Il Piano Transizione 5.0 dispone di risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025. Questi fondi sono destinati a sostenere la transizione digitale e green delle imprese italiane.

I benefici saranno fruibili attraverso la compensazione del credito d’imposta mediante la presentazione del modello F24 in un’unica rata. Qualora l’eccedenza non venisse compensata entro il 31 dicembre 2025, sarà possibile suddividerla in cinque rate annuali di pari importo.

Linee guida e piattaforma GSE

Il decreto prevede la pubblicazione di linee guida dettagliate che chiariranno ulteriormente i criteri e le modalità per accedere agli incentivi. Inoltre, sarà aperta una piattaforma gestita dal GSE per facilitare la gestione delle domande e l’assegnazione dei fondi.

Prossimi passi

Il testo del decreto dovrà ora essere esaminato dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’approvazione finale segnerà un passo importante verso l’implementazione delle misure previste dal Piano Transizione 5.0, rappresentando una grande opportunità per le imprese italiane che vogliono investire in progetti di autoconsumo e tecnologia fotovoltaica.

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