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Nucleare in Gran Bretagna: rilancio già fallito?

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Nucleare in Gran Bretagna: rilancio già fallito?

Il Regno Unito puntava a un’espansione significativa dell’energia nucleare per garantire la sicurezza energetica e raggiungere il net zero entro il 2050.

Tuttavia, il progetto Great British Nuclear (GBN), che mirava a sviluppare 24GW di nuova capacità nucleare, appare sempre più irrealizzabile. Secondo il rapporto “Great British Nuclear Fantasy” di Stephen Thomas e Andrew Blowers, le sfide tecniche, economiche e ambientali rendono il futuro del nucleare incerto e potenzialmente insostenibile.

Le promesse del Nucleare

Nel 2022, l’allora Primo Ministro Boris Johnson ha annunciato l’obiettivo di 24GW di nuova capacità nucleare, equivalente alla costruzione di otto centrali come Hinkley Point C. L’idea era di lanciare una nuova entità governativa, Great British Nuclear (GBN), che avrebbe facilitato i progetti di nuove centrali per garantire la sicurezza energetica del paese.

Tuttavia, il nuovo governo laburista, pur sostenendo il ruolo del nucleare nella transizione energetica, ha dato la priorità alle rinnovabili. La necessità di avviare rapidamente grandi progetti nucleari è ostacolata da numerosi fattori, tra cui la mancanza di investitori e tecnologie pronte, oltre alla crescente pressione ambientale dovuta ai cambiamenti climatici.

Problemi tecnici ed economici

Il programma nucleare britannico ha faticato a decollare. Progetti chiave come Sizewell C hanno subito ritardi, mentre il costo per raggiungere la decisione finale d’investimento è già quintuplicato, con un impegno di fondi pubblici di circa 8 miliardi di sterline. Inoltre, progetti come Hinkley Point C, originariamente previsti per il 2025, non saranno operativi prima dei primi anni 2030. Secondo gli autori del rapporto, il tempo e il denaro investiti in questi progetti rischiano di distogliere risorse preziose da soluzioni più rapide e convenienti come le energie rinnovabili.

Anche i reattori modulari piccoli (SMR), considerati da molti come una soluzione per il futuro del nucleare, sono ancora lontani dall’essere commercializzati. Nessun progetto SMR ha raggiunto lo stadio di valutazione della sicurezza, e le stime sui costi e sui tempi di realizzazione restano vaghe e ottimistiche.

Rischi ambientali e di sicurezza

L’espansione del nucleare non solo è costosa, ma comporta anche rischi significativi. Il rapporto sottolinea il pericolo dei rifiuti radioattivi, che rimarranno un problema per secoli, così come la minaccia di incidenti come Chernobyl e Fukushima, o attacchi terroristici che potrebbero compromettere la sicurezza delle centrali. I siti delle centrali sono inoltre esposti agli impatti del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare, che potrebbe danneggiare le infrastrutture e rendere insostenibili molti impianti costieri.

Il Futuro: rinnovabili o nucleare?

Mentre il governo continua a investire miliardi nel nucleare, le alternative rinnovabili, come l’energia eolica e solare, stanno diventando sempre più accessibili. Il costo dell’energia solare e eolica è sceso drasticamente negli ultimi anni, rendendo queste tecnologie molto più competitive rispetto al nucleare. Le rinnovabili sono rapide da installare, sicure, e non comportano i rischi ambientali legati ai rifiuti radioattivi o agli incidenti nucleari.

Inoltre, secondo un’analisi dell’Università di Oxford, il Regno Unito potrebbe ridurre la propria domanda energetica del 50% entro il 2050 grazie a un mix di efficienza energetica e rinnovabili, migliorando anche il benessere della popolazione e riducendo la povertà energetica.

Conclusione: Il buon senso indica le rinnovabili

Alla luce di queste considerazioni, appare sempre più evidente che continuare a investire nel nucleare sia una scelta rischiosa e inefficiente. Le energie rinnovabili offrono una soluzione più rapida, economica e sicura per garantire la transizione energetica del Regno Unito. Con i costi del nucleare in aumento e i progetti continuamente in ritardo, il buon senso suggerisce di privilegiare le rinnovabili come strada maestra verso un futuro energetico sostenibile.

Optare per un’espansione massiccia del nucleare, come evidenziato nel rapporto, potrebbe risultare un disastro economico e ambientale. Le rinnovabili sono pronte, mentre il nucleare sembra un progetto sempre più irrealizzabile.

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