L’energia solare sui tetti supera un nuovo record: il 112,9% della domanda statale in Australia Meridionale
L’energia solare distribuita sui tetti continua a rivoluzionare la gestione della rete elettrica, segnando un nuovo traguardo in Australia Meridionale.
Sabato scorso, alle 13:15 ora locale, il fotovoltaico sui tetti ha generato il 112,9% della domanda elettrica statale, stabilendo un nuovo record, come riportato dal fornitore di dati GPE NEMLog.
Questo superamento della domanda totale rappresenta un balzo significativo rispetto al precedente record del 101,8%, raggiunto alla vigilia di Capodanno del 2023. Grazie all’eccesso di produzione, lo stato è stato in grado di esportare circa 400 MW verso Victoria, consentendo una gestione efficiente della rete.
Impatto sulla domanda operativa e di rete
Il nuovo picco ha portato a una drastica riduzione della domanda operativa, con un calo di 205 MW. Anche la domanda di mercato è scesa a 231 MW, mentre la domanda di rete ha registrato un valore di 194 MW. Questi numeri riflettono come l’energia solare distribuita stia riducendo l’importanza della produzione centralizzata durante le ore di punta della generazione solare.
Tuttavia, il contesto in cui si è verificato questo record non è stato del tutto ordinario. Alcune tempeste che hanno colpito l’Australia Meridionale giovedì sera hanno abbattuto 30 torri di trasmissione e due linee che collegano la miniera Olympic Dam della BHP alla rete elettrica, causando una perdita di carico stimata in circa 100 MW. Nonostante questo, l’energia solare sui tetti è riuscita a mantenere una produzione superiore ai 1.700 MW, affiancata da altri 115 MW di solare ed eolico su larga scala. In questo scenario, le centrali a gas, ridotte a due sole unità operative, sono state mantenute attive solo per garantire la stabilità del sistema.
Crescita straordinaria del fotovoltaico sui tetti
Dal 2018, il contributo del fotovoltaico sui tetti è aumentato significativamente. Se sei anni fa la sua quota massima copriva il 32% della domanda statale, la scorsa settimana ha superato per la prima volta il 50% dell’intero Mercato Nazionale dell’Elettricità (NEM).
Questa rapida ascesa del solare distribuito sta trasformando il ruolo degli operatori di rete. Tradizionalmente concentrati sull’assicurare una fornitura sufficiente nei momenti di picco della domanda, ora gli operatori devono affrontare la sfida opposta: gestire l’eccesso di offerta, spingendoli a dover creare domanda in certe fasce orarie.
Implicazioni per la gestione della rete
Per far fronte a questa nuova realtà, la gestione della domanda è diventata una componente chiave. In passato, i sistemi di riscaldamento dell’acqua venivano programmati di notte per aumentare il carico e consentire ai generatori a carbone di continuare a operare. Ora, i grandi impianti a carbone devono adattarsi, modulando la produzione o spegnendo completamente le unità per fare spazio all’energia solare.
Questo fenomeno riflette come la transizione energetica stia richiedendo una crescente flessibilità nella gestione della rete. Con l’energia solare che continua a crescere, la sfida sarà mantenere la stabilità del sistema, assicurando al contempo che le fonti rinnovabili possano essere integrate pienamente e senza sprechi.
L’impatto del fotovoltaico sui tetti sulla rete australiana rappresenta un’anticipazione di ciò che probabilmente accadrà in altre parti del mondo man mano che la quota di rinnovabili continua a crescere.
Share this content:
Commento all'articolo