Terna: 23 Miliardi per l’Evoluzione della Rete Elettrica Italiana
Il Piano di Sviluppo 2025 di Terna: 23 Miliardi per l’Evoluzione della Rete Elettrica Italiana: un piano strategico per il futuro dell’energia in Italia.
Terna ha presentato ufficialmente il Piano di Sviluppo 2025, un progetto decennale che delinea la trasformazione della rete elettrica nazionale attraverso un massiccio piano di investimenti, pari a 23 miliardi di euro tra il 2025 e il 2034.
L’obiettivo principale è rafforzare e modernizzare l’infrastruttura energetica del Paese, garantendo una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili, l’espansione degli sistemi di accumulo e l’ottimizzazione della capacità di scambio tra le diverse aree geografiche. Il tutto in un’ottica di sostenibilità e sicurezza del sistema elettrico nazionale.
L’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Giuseppina Di Foggia, ha dichiarato che “il Piano di Sviluppo 2025 rappresenta il più grande programma di investimenti per la rete elettrica nazionale mai realizzato”, sottolineando il ruolo chiave di Terna nella transizione energetica italiana.
Le Priorità del Piano: Integrazione Rinnovabile e Stabilità della Rete
Uno dei pilastri della strategia di Terna è l’incremento della capacità di rete per supportare la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e del Green Deal europeo.
1. Crescita della capacità rinnovabile
Il Piano prevede di aumentare la capacità rinnovabile di oltre 65 GW entro il 2030, con ulteriori 20 GW previsti entro il 2034. Questo permetterà all’Italia di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di avvicinarsi agli obiettivi di decarbonizzazione.
L’integrazione delle rinnovabili avrà un impatto significativo sulla rete elettrica, rendendo necessario un potenziamento infrastrutturale per gestire la variabilità delle fonti eoliche e fotovoltaiche.
2. Sviluppo degli accumuli energetici
Un altro elemento chiave del Piano è l’investimento in sistemi di accumulo, che giocano un ruolo fondamentale per garantire la stabilità della rete. Terna prevede di aggiungere 71,5 GWh di capacità di accumulo entro il 2030, oltre ai sistemi di pompaggio idroelettrico già esistenti.
Questi interventi miglioreranno la flessibilità del sistema, consentendo di immagazzinare energia nei momenti di alta produzione e di rilasciarla quando necessario, evitando sprechi e ottimizzando il consumo energetico.
3. Aumento della capacità di scambio interzonale
La rete italiana è suddivisa in diverse zone di mercato elettrico, tra le quali è fondamentale garantire un’efficiente capacità di scambio. Il Piano di Sviluppo prevede di incrementare la capacità di trasmissione tra le zone di circa 7 GW entro il 2030, con una crescita fino a 39 GW entro il 2040.
Questo miglioramento è essenziale per ridurre le congestioni di rete, garantire una distribuzione più equilibrata dell’energia e aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento, specialmente nelle regioni con un’elevata penetrazione di energie rinnovabili.
4. Riduzione delle emissioni di CO₂
Grazie agli interventi previsti dal Piano di Sviluppo 2025, si stima una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 2.000 kiloton all’anno entro il 2030, con un ulteriore abbattimento fino a 12.100 kiloton all’anno entro il 2040.
Questa diminuzione è cruciale per allineare l’Italia agli obiettivi internazionali di sostenibilità e per migliorare la qualità dell’aria, riducendo l’impatto ambientale della produzione di energia.
I Progetti Chiave: Tyrrhenian Link e Adriatic Link
Il Piano di Sviluppo 2025 include importanti progetti infrastrutturali che rappresentano il fulcro dell’evoluzione della rete elettrica italiana. Tra questi, due opere strategiche emergono per la loro rilevanza e complessità:
1. Tyrrhenian Link: il collegamento HVDC tra Sicilia, Sardegna e Campania
Il Tyrrhenian Link è un cavo sottomarino ad alta tensione in corrente continua (HVDC) che collegherà la Sicilia, la Sardegna e la Campania.
Questo collegamento migliorerà la stabilità della rete, consentirà una maggiore integrazione delle rinnovabili e ridurrà la dipendenza dalle centrali termoelettriche. Il progetto, dal costo stimato di 3,7 miliardi di euro, prevede il completamento entro il 2028.
2. Adriatic Link: un collegamento strategico tra Abruzzo e Marche
L’Adriatic Link sarà un altro cavo sottomarino HVDC che attraverserà l’Adriatico, collegando le regioni Abruzzo e Marche.
Questo progetto è cruciale per bilanciare la produzione e il consumo di energia tra il Centro e il Sud Italia, migliorando l’affidabilità del sistema elettrico. Il cavo, lungo 250 km, dovrebbe entrare in funzione nel 2029.
Sfide e Opportunità del Piano
Il Piano di Sviluppo 2025 rappresenta un’opportunità senza precedenti per modernizzare il sistema elettrico italiano, ma presenta anche diverse sfide:
- Permitting e iter autorizzativi: l’attuale normativa prevede tempi lunghi per l’approvazione dei progetti infrastrutturali. Per rispettare le scadenze del Piano, sarà necessario semplificare le procedure burocratiche e accelerare i processi di autorizzazione.
- Sicurezza della rete: l’incremento delle fonti rinnovabili impone nuove sfide nella gestione della stabilità del sistema elettrico. Saranno fondamentali investimenti in sistemi di monitoraggio digitale e reti intelligenti (smart grid).
- Sostenibilità economica: con un investimento di 23 miliardi di euro, sarà essenziale garantire un equilibrio tra costi e benefici, massimizzando l’efficienza degli interventi e minimizzando l’impatto sulle tariffe energetiche per i consumatori.
Conclusioni: una svolta per il sistema elettrico italiano
Il Piano di Sviluppo 2025 di Terna segna un punto di svolta per il settore energetico italiano. L’enorme investimento previsto, insieme alla costruzione di nuove infrastrutture e alla digitalizzazione della rete, rappresenta un passo decisivo verso un futuro più sostenibile, affidabile e resiliente.
I tecnici e gli operatori del settore avranno un ruolo chiave nell’implementazione di queste trasformazioni, assicurando che l’Italia possa affrontare con successo le sfide della transizione energetica e posizionarsi come leader nell’integrazione delle fonti rinnovabili.
Nei prossimi anni, l’evoluzione del mercato elettrico sarà fortemente influenzata dall’efficacia di questo Piano e dalla capacità di adattare la rete alle nuove esigenze di produzione e consumo energetico. L’attenzione si sposterà ora sull’esecuzione concreta degli interventi, per garantire che gli ambiziosi obiettivi fissati da Terna diventino realtà.
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