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Le rinnovabili basteranno a produrre tutta l’energia del futuro?

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Le rinnovabili basteranno a produrre tutta l’energia del futuro?

Nel dibattito sul futuro energetico mondiale si può legittimare una prospettiva radicale grazie allo studio “Update 2022 – A fundamental look at supply side energy reserves for the planet” di Marc e Richard Perez. Pubblicato su Solar Energy Advances.

L’articolo esamina con rigore le riserve potenziali di tutte le principali fonti di energia – rinnovabili e non – e mette in luce come sole e vento, da soli, possano essere sufficienti a soddisfare la domanda globale con ampi margini di sicurezza.

Potenzialità illimitate di sole e vento

Secondo i Perez, i pannelli fotovoltaici potrebbero coprire più di 12 volte la domanda primaria mondiale attuale, anche tenendo conto dei vincoli di uso del suolo e dell’efficienza di conversione; il vento, da parte sua, offre una potenza potenziale pari a circa il doppio della domanda globale. In uno scenario totalmente elettrificato, poi, la capacità del sole salirebbe addirittura a 27 volte la domanda e quella del vento a 5 volte. Numeri che ribaltano ogni obiezione basata su “scarsità” o “limiti fisici” delle fonti pulite, e che posizionano le rinnovabili al centro della discussione strategica globale.

Il nucleare: base affidabile ma lenta e costosa

Al confronto con le rinnovabili, il nucleare conserva il vantaggio di un’erogazione continua 24/7, ma soffre di prolungati tempi di costruzione e sforamenti di budget cronici. L’IEA evidenzia che idroelettrico e nucleare rappresentano oggi le più grandi fonti a basse emissioni e fungono da “fondamenta” per la transizione, ma rinnovare il parco esistente o costruire nuove centrali rimane un processo che richiede mediamente 7–10 anni per ogni unità. Questo ritardo, unito a costi iniziali molto elevati, limita la scalabilità rapida del nucleare su scala mondiale: non certo il “colpo di acceleratore” di cui si avrebbe bisogno per azzerare le emissioni entro pochi decenni.

Fossili + CCS: un cerotto inefficiente

L’opzione di mantenere gas, carbone e petrolio integrandoli con sistemi di cattura e stoccaggio della CO₂ (CCS) appare oggi tecnicamente possibile, ma inadeguata rispetto alle esigenze climatiche. Nel 2023 la capacità annua di CCS promessa per il 2030 si attesta attorno a 435 Mt di CO₂ catturate e 615 Mt stoccate, cioè meno di metà di quanto servirebbe nello scenario “Net Zero by 2050” dell’IEA (≈1 Gt/anno). Per centrare gli obiettivi climatici bisognerebbe spingersi a 5,6 Gt/anno di CO₂ catturate entro il 2050, ovvero moltiplicare i progetti CCS attuali di oltre dieci volte in meno di un trentennio – una sfida infra­strutturale e regolatoria che il mondo non sembra pronto ad affrontare con l’urgenza necessaria.

Investimenti e tempi: priorità all’espansione rinnovabile

Per restare sulla traiettoria “Net Zero 2050”, l’IEA stima che entro il 2030 gli investimenti annuali in energie pulite debbano superare i 4 trilioni di dollari, quadruplicando i livelli del 2020; di questi, gran parte servirà ad accelerare il solare e l’eolico, che dovranno raggiungere rispettivamente 630 GW e 390 GW di nuove installazioni ogni anno. Considerando che i progetti rinnovabili hanno tempi di realizzazione di alcuni mesi o pochi anni – molto inferiori ai decenni richiesti per nuovi reattori – concentrare gli sforzi finanziari e normativi sulle tecnologie pulite offre un rapporto costi-benefici e tempi d’impatto incomparabilmente superiore rispetto a nucleare e CCS.

Verso un nuovo paradigma del dibattito: futuro con solo energia rinnovabile

Lo studio di Perez & Perez, unito alle analisi di IEA e altri enti, spinge a riconsiderare l’intera architettura del dibattito energetico. Non si tratta più di chiedersi “È possibile sfidare i limiti delle rinnovabili?”, quanto piuttosto “Perché dovremmo ostacolarle?”: i dati sulle riserve dimostrano che il problema non è la quantità di sole o vento, ma la volontà politica e la mobilitazione di capitali verso un’unica, coerente strategia di transizione. In questo contesto, nucleare e CCS possono contribuire, ma come complementi e non come pilastri: la loro lentezza, complessità e costi elevati rendono il loro ruolo marginale rispetto all’“onda verde” globale che, dati alla mano, ha il potenziale di azzerare le emissioni mondiali in tempi compatibili con l’obiettivo 1,5 °C dell’Accordo di Parigi.

In definitiva, le conclusioni emergono chiare: esiste un oversupply potenziale di energia pulita tale da rendere la transizione al 100% rinnovabili non solo auspicabile, ma ampiamente fattibile. La novità di questo studio risiede nel porre le risorse naturali – e non i limiti tecnologici – al centro del dibattito, spostando l’attenzione su investimenti, infrastrutture e norme, piuttosto che su false contrapposizioni tra “sostenibile” e “realistico”. È il momento di agire su scala globale con un piano di espansione massiccia delle rinnovabili, lasciando a nucleare e CCS un ruolo di supporto strategico, e non di protagonista.

Fonti

Update 2022 – A fundamental look at supply side energy reserves for the planet
Studio di Marc J. R. Perez e Richard Perez che confronta, mediante il concetto di riserve recuperabili ragionevolmente garantite (RARs), il potenziale energetico di sole, vento e altre fonti rinnovabili con quello di risorse finite (carbone, petrolio, gas, nucleare) su un orizzonte trentennale. sciencedirect.com

Carbon Capture Utilisation and Storage – Energy System (International Energy Agency)
Pagina IEA che riporta la capacità annunciata di cattura e stoccaggio della CO₂ al 2030: circa 435 Mt/anno di CO₂ catturata e 615 Mt/anno stoccate, pari rispettivamente al 40 % e 60 % del target di ~1 Gt/anno previsto nello scenario “Net Zero by 2050”. iea.org

Net Zero by 2050 – A Roadmap for the Global Energy Sector (International Energy Agency)
Rapporto IEA che delinea il percorso per portare il sistema energetico mondiale a zero emissioni nette entro il 2050, indicando tra l’altro l’esigenza di investimenti annuali in energie pulite superiori a 4 trilioni $ entro il 2030 e l’obiettivo di installare ogni anno 630 GW di solare PV e 390 GW di eolico. iea.org iea.blob.core.windows.net

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